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Erasmus Plus: l’esperienza di uno studente olandese ospite della nostra scuola

Uno studente olandese è stato ospite nel nostro liceo dal 5 al 22 febbraio con il programma di scambio Erasmus Plus

Utente Redazione

da Redazione

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Uno studente olandese è stato ospite nel nostro liceo dal 5 al 22 febbraio con il programma di scambio Erasmus Plus. L’esperienza è stata da subito immersiva. Infatti, dopo un paio di giorni lo studente si è sentito male ed è stato prontamente portato al Pronto Soccorso, dove il giorno dopo è stato sottoposto ad  un intervento chirurgico. Le insegnanti della scuola lo hanno assistito e hanno molto apprezzato le cure e l’attenzione che il personale medico e infermieristico dell’ospedale ha mostrato nei confronti del ragazzo e della famiglia con cui comunicavano in eccellente inglese. Le stesse impressioni sono state espresse dallo studente e dai genitori che lo seguivano passo passo dall’Olanda. Ecco le parole che la famiglia olandese desidera condividere con la comunità scolastica e cittadina.

Con rammarico lo scambio Erasmus+ tra il liceo di Viareggio e la nostra cittadina Heerlen in Olanda terminerà tra un paio di giorni. Lo scorso maggio, in qualità di famiglia ospitante, abbiamo avuto l’onore di ospitare uno studente del Liceo Scientifico Barsanti e Matteucci, che ha soggiornato ad Heerlen per circa un mese. Allo stesso modo nostro figlio Jules sta trascorrendo lo stesso periodo di tempo presso una gentilissima famiglia ospitante a Viareggio.

Immediatamente dopo il suo arrivo a Viareggio, Jules si è sentito male e è stato sottoposto ad una operazione di appendicite. Vogliamo esprimere la nostra gratitudine a tutta l’equipe della USL Toscana Nord-Ovest che opera nel reparto di chirurgia presso l’ospedale Versilia per la cura, la dedizione e la gentilezza.

Non c’è mai un momento giusto per essere ricoverato in ospedale per la prima volta, ma per Jules, a 17 anni, all’estero in un paese straniero, senza conosce la lingua lì parlata, è stata un’esperienza davvero intensa. Tutto lo staff dell’ospedale, dagli inferimieri e infermiere, ai chirurghi ai tecnici di laboratorio, lo hanno sempre messo a proprio agio e lo hanno rassicurato, in ogni momento. I medici hanno mantenuto contatti con noi in Olanda per spiegarci, con un fluente inglese, passo dopo passo come la situazione stesse evolvendo. Siamo rimasti impressionati per il livello di cura prestato e non potremo mai ringraziare sufficientemente per tutta l’assistenza e non vi dimenticheremo mai.

Saluti,
Biba Waltjé