«L’Erasmus è sempre una rivelazione, un arricchimento. Lo scambio è fatto di persone, di culture diverse e di tradizioni». Così Riccardo, studente della classe IV H, appena rientrato dal Portogallo, commenta la sua esperienza e aggiunge: «Ho avuto l’opportunità insieme ad altri quattro alunni di partecipare a un’esperienza di scambio in Portogallo con la scuola Aesa di Vila Nova de Santo André. Dopo aver ospitato a casa mia una studentessa portoghese l’anno scorso e averle mostrato la mia città e la mia scuola, adesso è toccato a me andare da lei per vedere le differenze che ci possono essere tra il mio e il suo paese».
«L’accoglienza – continua Riccardo – è stata fantastica e ho avuto la possibilità di provare cibi tipici, sia cucinati in casa che al ristorante: si dice per esempio che ci siano 365 ricette di Baccalà (bacalhau), ma se ne contano circa 300, e nella mia permanenza sono riuscito a provarne solamente tre. Ho partecipato, insieme agli altri studenti, alle lezioni della scuola portoghese, che è organizzata diversamente rispetto alla nostra: infatti è suddivisa in corsi (io ho scelto quello scientifico) e finita una lezione gli studenti si spostano in un’altra classe in modo da partecipare a quella successiva. Durante le pause, è possibile visitare la scuola, prendere qualcosa da mangiare al bar interno, giocare a pingpong o uscire e andare a fare un giretto al parco vicino. Ogni studente possiede una tessera da passare su un lettore elettronico ogni volta che entra o esce dalla scuola e quindi non esiste l’appello.
Il corso scientifico – spiega Riccardo – comprendeva anche alcune classi pomeridiane e potevo scegliere se rimanere e mangiare alla mensa scolastica, oppure uscire e andare a mangiare fuori o a casa. È stata veramente una bella esperienza che mi ha arricchito!».
Ma insieme agli studenti sono partiti alla volta del Portogallo anche due docenti per le attività di job shadowing: Daniele Toscano, insegnante di scienze e Anna Longobardi, professoressa di matematica e fisica, al rientro hanno raccontato: « Questo progetto ci ha permesso di trascorrere una settimana nella scuola di Sant’Andrea vila Nova in Portogallo. Abbiamo assistito alle lezioni, ci siamo confrontati con i nostri colleghi portoghesi su questioni di didattica e sulle attività svolte a scuola. È emersa una realtà in cui la scuola svolge un ruolo centrale per tutta la comunità: nell’unica scuola della città i bambini frequentano tutte le lezioni dai 6 ai 18 anni di età, nella scuola è presente un cinema-teatro centro culturale e di aggregazione per l’intero paese con un calendario ricco soprattutto d’estate. Gli studenti – continuano i professori – si sono mostrati accoglienti sia verso noi docenti che verso gli studenti ospiti delle famiglie, gli insegnanti hanno mostrato passione e professionalità durante le lezioni.
Alcune difficoltà delle scuole – concludono – sono comuni e non dipendono dalla nazione e per questo motivo ci siamo sentiti molto vicini ai colleghi portoghesi».
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