Un viaggio nel mondo della criminologia e della criminalistica, parlando delle sfide del terzo millennio, dal cyber crime alle piattaforme criptate, dalle mafie tradizionali alle macromafie in continua metamorfosi, dal metaverso alle blockchain, dal riciclaggio alle criptovalute fino ai crimini dell’odio e alla violenza di genere.
Il passaggio dall’era analogica a quella digitale ha completamente rivoluzionato il mondo dell’investigazione, la criminalità organizzata è diventata globale e digitale. L’intervista condotta dalla giornalista Cesara Buonamici al prefetto Vittorio Rizzi, Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza con funzioni vicarie, ha accompagnato i
partecipanti in un viaggio nel tempo dove, partendo dalla storia della criminalistica, si è arrivati alla scena del crimine dove nel tempo il sopralluogo è diventato virtuale ed immersivo. E se la tecnologia ha messo gli investigatori di fronte a nuove sfide, il crimine virtuale ha però continuato a mietere vittime reali. Nell’incontro si sono affrontati anche i temi connessi all’universo vittimologico e all’approccio che la moderna criminologia definisce “umanistico”.
Esplorare dolore ed emozioni per elaborare tecniche di approccio investigativo e risposte sociali ed istituzionali che evitino forme di vittimizzazione secondaria, preservando la vittima da ulteriori sofferenze.
0